Qual è la differenza tra marmellata e confettura: cosa distingue questi tue prodotti a base di frutta? Ecco la risposta!
Pane, burro e marmellata… o è meglio dire confettura? Sicuramente tutti sanno che confettura e marmellata non sono la stessa cosa, ma qual è l’effettiva differenza tra marmellata e confettura? Cerchiamo di capire definitivamente cosa le distingue per non farsi beccare con le mani nella marmellata!
In merito è intervenuta anche la direttiva europea n.79/693 del 1979 recepita dall’ordinamento italiano nel 1982 con il D.P.R. 8 giugno 1982, n. 401: approfondiamo!
Differenza tra confettura e marmellata
Cos’è una marmellata? Il termine marmellata deriverebbe dal portoghese marmelada con il quale si indicava un composto a base di mele cotogne. Indipendentemente da ciò, oggi, con il termine marmellata si intende un prodotto fatto di agrumi (arancia, limone, mandarino, bergamotto, cedro, pompelmo) e zucchero. La percentuale di frutta deve essere almeno del 20% e in questa preparazione possono essere utilizzati anche altre parti del frutto oltre alla polpa o la purea come la scorza e il succo.
Cos’è una confettura? Per convezione, invece, si intende per confettura quel prodotto composto da zucchero e polpa o purea di tutti gli altri frutti. In queste preparazioni la quantità di frutta non può essere inferiore al 35% anche se possono esservi delle variazioni in base al tipo di frutta utilizzato. Nel caso in cui la quantità di frutta arrivi a toccare il 45% si parla di “confettura extra” di frutta.
E la composta di frutta cos’è?
Ancora diversa è la composta di frutta, che non è altro che un prodotto simile ai due precedenti ma che si differenzia poiché principalmente al suo interno la frutta super i due terzi del totale degli ingredienti. Per tale ragione in questa preparazione la quantità di zucchero è inferiore rispetto a quello presente nelle classiche marmellate o confetture.
Adesso non potete non provare la marmellata di pompelmo!